Con una recente pronuncia in materia di atti persecutori (c.d. stalking), la Corte di cassazione ha affermato che la prova della condotta del responsabile può essere fornita anche mediante la riproduzione fotografica – tramite il c.d. screenshot – dei messaggi WhatsApp e degli SMS ricevuti dalla vittima: questi, infatti, devono essere considerati a tutti gli effetti dei documenti (art. 234 c.p.p.), ragion per cui nei loro confronti non troverà applicazione né la disciplina delle intercettazioni né quella relativa all’acquisizione di corrispondenza, non versandosi nel caso della captazione di un flusso di comunicazioni in corso, ma nella mera documentazione ex post di tali flussi (Cass. pen., Sez. V, 6 maggio 2021, n. 17552).
Dopo aver conseguito la Laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” nel 2012, l’avvocato Luca Lanzi ha svolto il biennio di praticantato in un prestigioso Studio legale della Capitale, superando l’esame per l’abilitazione all’esercizio della professione forense presso la Corte di Appello di Roma. Iscritto all’Albo degli Avvocati di Roma dal 2015, a soli 27 anni ha iniziato a patrocinare in processi penali di sempre maggior caratura, nel Foro di Roma e su tutto il territorio nazionale.
Avv. Luca Lanzi
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