Talune espressioni – nel caso di specie, “frocio” e “schifoso” – non hanno affatto perso la loro connotazione evidentemente dispregiativa per una presunta evoluzione della coscienza sociale, ma costituiscono invece, oltre che una chiara lesione dell’identità personale, veicolo di avvilimento dell’altrui personalità, e tali sono percepite dalla stragrande maggioranza della popolazione italiana: pertanto, apostrofare in tal modo una persona con un post pubblicato sulla bacheca di Facebook integra il reato di diffamazione aggravata (art. 595, comma 3, c.p.), poiché si tratta di una condotta potenzialmente idonea a raggiungere un numero di persone potenzialmente indeterminato, o comunque qualitativamente apprezzabile (Cass. pen., Sez. V, 17 maggio 2021, n. 19359).
Dopo aver conseguito la Laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” nel 2012, l’avvocato Luca Lanzi ha svolto il biennio di praticantato in un prestigioso Studio legale della Capitale, superando l’esame per l’abilitazione all’esercizio della professione forense presso la Corte di Appello di Roma. Iscritto all’Albo degli Avvocati di Roma dal 2015, a soli 27 anni ha iniziato a patrocinare in processi penali di sempre maggior caratura, nel Foro di Roma e su tutto il territorio nazionale.
Avv. Luca Lanzi
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