Secondo la Corte di cassazione, chiunque venga trovato in possesso di una carta di identità falsa valida per l’espatrio – e, più in generale, di un documento falso utile a tali fini –, sarà responsabile del reato previsto dall’art. 497 bis, comma 1, c.p.: in questo caso, il documento dovrà essere sottoposto a confisca obbligatoria (art. 240, comma 2, c.p.) e, successivamente, distrutto (Cass. pen., Sez. V, 19 maggio 2021, n. 19925).
Dopo aver conseguito la Laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” nel 2012, l’avvocato Luca Lanzi ha svolto il biennio di praticantato in un prestigioso Studio legale della Capitale, superando l’esame per l’abilitazione all’esercizio della professione forense presso la Corte di Appello di Roma. Iscritto all’Albo degli Avvocati di Roma dal 2015, a soli 27 anni ha iniziato a patrocinare in processi penali di sempre maggior caratura, nel Foro di Roma e su tutto il territorio nazionale.
Avv. Luca Lanzi
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