In tema di cause di giustificazione e, in particolar modo, di stato di necessità (art. 54 c.p.), la Suprema Corte ha recentemente affermato che non ricorrono gli estremi per l’applicazione della scriminante nel caso in cui taluno rubi del cibo perché indigente, o soldi per comprarsi la droga: nel primo caso, l’indigenza non comporta un pericolo attuale ed inevitabile per chi commette il furto, poiché per soddisfare le proprie esigenze alimentari costui ben potrebbe rivolgersi ad istituti deputati all’assistenza sociale; nel secondo caso, la tossicodipendenza è una conseguenza di una scelta libera e volontaria, e come tale non può essere in alcun modo ricondotta nell’alveo dello stato di necessità (Cass. pen., Sez. IV, 11 giugno 2021, n. 23130).
Dopo aver conseguito la Laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” nel 2012, l’avvocato Luca Lanzi ha svolto il biennio di praticantato in un prestigioso Studio legale della Capitale, superando l’esame per l’abilitazione all’esercizio della professione forense presso la Corte di Appello di Roma. Iscritto all’Albo degli Avvocati di Roma dal 2015, a soli 27 anni ha iniziato a patrocinare in processi penali di sempre maggior caratura, nel Foro di Roma e su tutto il territorio nazionale.
Avv. Luca Lanzi
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