Secondo una recente pronuncia della Suprema Corte, sarà chiamato a rispondere di peculato (art. 314, comma 1, c.p.) – e non del meno grave peculato d’uso (art. 314, comma 2, c.p.) – il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che utilizzi un bene mobile aziendale (nel caso di specie, il Telepass), del quale ha la legittima disponibilità, per finalità private (e, più in generale, extra-istituzionali) e per un consistente lasso di tempo, esercitando su di esso un potere uti dominus tale da sottrarlo alla disponibilità dell’ente (Cass. pen., Sez. VI, 10 maggio 2021, n. 18107).
Dopo aver conseguito la Laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” nel 2012, l’avvocato Luca Lanzi ha svolto il biennio di praticantato in un prestigioso Studio legale della Capitale, superando l’esame per l’abilitazione all’esercizio della professione forense presso la Corte di Appello di Roma. Iscritto all’Albo degli Avvocati di Roma dal 2015, a soli 27 anni ha iniziato a patrocinare in processi penali di sempre maggior caratura, nel Foro di Roma e su tutto il territorio nazionale.
Avv. Luca Lanzi
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