La Suprema Corte ha recentemente stabilito che sarà chiamato a rispondere di esercizio abusivo della professione medica (art. 348 c.p.) colui il quale, pur non avendo conseguito la prescritta abilitazione professionale e, così, non essendo iscritto nel relativo albo, spacciandosi per medico compia senza averne titolo attività tipiche della professione medica, tra le quali – oltre a quelle di diagnosi, di profilassi e di cura del paziente – si annoverano anche quelle finalizzate alla rimozione di un inestetismo cutaneo, come la rimozione di un tatuaggio, ogni qualvolta a tal fine sia necessario procedere mediante tecniche chirurgiche o con procedure altrimenti non consentite se non al medico in ragione della loro invasività o rischiosità (Cass. pen., Sez. IV, 21 luglio 2021, n. 28174).
Dopo aver conseguito la Laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” nel 2012, l’avvocato Luca Lanzi ha svolto il biennio di praticantato in un prestigioso Studio legale della Capitale, superando l’esame per l’abilitazione all’esercizio della professione forense presso la Corte di Appello di Roma. Iscritto all’Albo degli Avvocati di Roma dal 2015, a soli 27 anni ha iniziato a patrocinare in processi penali di sempre maggior caratura, nel Foro di Roma e su tutto il territorio nazionale.
Avv. Luca Lanzi
Piazza Antonio Mancini, 4 00196 - Roma
Via dell’Osteria del Finocchio, 66/B (c/o Centro Servizi di Lorena Ortenzi) 00132 - Roma