In tema di appropriazione indebita (art. 646 c.p.), la Corte di cassazione ha recentemente confermato quell’orientamento giurisprudenziale secondo il quale, nel caso in cui l’oggetto della condotta sia il denaro, il reato si configurerà solo laddove esso sia stato consegnato dalla vittima al soggetto agente con una precisa destinazione di scopo, che risulti violata per essere state le somme utilizzate per fini differenti, con essa incompatibili: in caso contrario, infatti, cioè nell’ipotesi in cui taluno, ricevuto un pagamento non dovuto, non provveda poi alla restituzione del denaro, la sua condotta non avrà alcuna rilevanza penale, atteso che esso non era soggetto ad un vincolo d’uso, bensì esclusivamente di natura civilistica (Cass. pen., Sez. II, 1 settembre 2021, n. 32592).
Dopo aver conseguito la Laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” nel 2012, l’avvocato Luca Lanzi ha svolto il biennio di praticantato in un prestigioso Studio legale della Capitale, superando l’esame per l’abilitazione all’esercizio della professione forense presso la Corte di Appello di Roma. Iscritto all’Albo degli Avvocati di Roma dal 2015, a soli 27 anni ha iniziato a patrocinare in processi penali di sempre maggior caratura, nel Foro di Roma e su tutto il territorio nazionale.
Avv. Luca Lanzi
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